Il “nostro” Segretario Regionale lombardo Giuseppe Enrico Rivolta (per tutti “Pito”) è stato eletto nel board di presidenza dell’UEMO per il quadriennio 2015-2018. UEMO è L’acronimo per “Union Européenne des Medicins Omnipraticien” . Si tratta della organizzazione non governativa più importante in Europa che raccoglie la rappresentanza di più di 500 mila medici di famiglia di 26 Paesi. E’ stata fondata nel 1967 da 6 stati allora compresi nella Comunità europea. Ha sede legale a Bruxelles e raduna le rappresentanze nazionali due volte l’anno in sedi differenti. Quali sono le funzioni dell’UEMO? Studiare e promuovere i massimi standards per la formazione, la pratica e la cura dei pazienti nell’ambito della medicina di famiglia. Promuovere gli interessi etici, scientifici, sociali ed economici dei medici di famiglia europei per garantire la loro libertà e autonomia delle cure. Presentare alle autorità europee e ed alle organizzazioni internazionali un punto di vista unico dei membri pur nella diversità degli scenari di lavoro. Collaborare con altre organizzazioni europee di categoria per perseguire più elevati standards di formazione, aggiornamento , etica ed efficacia delle cure. Il board di presidenza è formato dal Presidente (dr. Aldo Lupo di Torino) il Segretario Generale (appunto Rivolta di Como) ed il Tesoriere (dr. Giuseppe Augello di Agrigento) e quattro vice presidenti di nazioni diverse, dei quali ogni anno ne viene sostituito uno. Più due commissari delle massime associazioni europee che di tutta la categoria medica. Dopo un anno di affiancamento con l’uscente presidenza ungherese, la presidenza italiana entrerà nei pieni poteri il 1 gennaio 2015. Quali sono gli obiettivi della Presidenza italiana? Innanzi tutto cercare una maggiore coinvolgimento nelle decisioni di tutte le delegazioni nazionali in modo da rendere più forti ed efficaci le indicazioni ai legislatori del parlamento europeo. In particolare l’impegno verrà concentrato sulla qualifica dei medici di famiglia e sulle redistribuzione delle competenze con le altre professioni sanitarie , sulla libera circolazione dei professionisti e sulla salute dei migranti. Si cercherà di aumentare l’influenza e la visibilità dell’organizzazione istaurando rapporti più stabili e importanti con le agenzie europee dell’area sociale e sanitaria, nonché con le società scientifiche (Wonca, Euract…). Un aspetto che sarà particolarmente curato saranno i rapporti con i Media per affermare l’idea in cui crediamo dell’irrinunciabilità in qualsiasi sistema sanitario nazionale della figura del medico di famiglia, inteso come primo interlocutore del cittadino per la salute.
I nostri complimenti a “Pito” e auguri di buon lavoro.