Test rapidi dal MMG: ci mancava solo questo!

Test rapidi dal MMG: ci mancava solo questo!

Pubblichiamo la lettera appena inviata in assessorato relativa alla notizia che si vorrebbe affidare ai MMG l’esecuzione dei test rapidi per la diagnosi di CoViD19. Inutile dire che riteniamo questa nuova incombenza semplicemente folle!

 

All’Assessore al Welfare

Al DG al Welfare

Regione Lombardia

Milano, 12 ottobre 2020

Egregio Assessore, Egregio Direttore,

si susseguono le notizie di stampa relative al fatto che si affiderebbe ai MMG l’esecuzione di test rapidi per la diagnosi di infezione da coronavirus. Voglio subito precisare che il Sindacato che rappresento in Lombardia è fermamente contrario a tale ipotesi. La stragrande maggioranza degli studi medici non hanno la logistica per affrontare un tale impatto. Gli spazi sono ristretti e gli studi sono collocati, per lo più, all’interno di condomini che non potrebbero tollerare l’enorme afflusso che si creerebbe soprattutto nelle prime fasi di messa a disposizione del test. Senza contare il problema dei DPI completi da fornire ai Medici, dei rifiuti speciali, dello stoccaggio in sicurezza di quanto necessario al test, etc. etc. Ma sopra ogni cosa, si creerebbe un’intollerabile situazione di pericolo per i pazienti e per gli operatori (medici e personale di studio).

Anche in questo caso, così come a suo tempo per i test sierologici agli insegnanti, consigliamo di eseguire queste procedure nell’ambito di spazi grandi e idonei ad evitare gli assembramenti e comunque le situazioni di potenziale rischio di contagio.

Collateralmente, colgo l’occasione per ribadire quanto scritto nella mia comunicazione del 21 agosto scorso (in calce), a cui non ho ricevuto alcuna risposta.

Cordiali saluti

Roberto Carlo Rossi

Presidente Regionale SNAMI Lombardia

 

sull’argomento, leggi anche il comunicato dello SNAMI Nazionale: NO test dai MMG


 

All’Assessore al Welfare

Al DG al Welfare

Regione Lombardia

Milano, 20 agosto 2020

Egr. Assessore, Egr Direttore,

nel corso dei nostri incontri e in più di un’occasione anche per iscritto, ho evidenziato, tra le altre, alcune problematiche di natura informatica a cui sarebbe facile porre rimedio. Tali problematiche rischiano di appesantire in maniera davvero pericolosa il lavoro dei Medici Convenzionati. “Pericolosa” sembra un termine opportuno, in quanto viene messa a rischio inutilmente la salute dei cittadini e degli operatori sanitari e del mondo sanitario in genere. A titolo non esaustivo, come ricorderete, tali problematiche sono:

  • Mancata attuazione della completa smaterializzazione della ricetta, sia per le prescrizioni farmaceutiche sia per quelle specialistiche (visite ed esami strumentali / di laboratorio)
  • Limitazione a tre confezioni per ricetta e non più a sei confezioni per i pazienti esenti per patologia (qui c’è un intollerabile rimpallo di responsabilità tra livello nazionale e regionale, ma a tutti interessano le soluzioni non chi sia il responsabile)
  • Impossibilità a prescrivere attraverso il SISS farmaci in classe C e conseguente impossibilità ad inviare telematicamente le ricette al di fuori del SSN
  • Uscita dal sistema della ricetta smaterializzata di ancora troppe ricette per i motivi più vari e conseguente impossibilità ad inviare telematicamente queste ricette
  • Intollerabili e frequenti rallentamenti e malfunzionamenti del sistema.

Segnalo inoltre la pessima gestione dell’esito dei sierologici e dei tamponi, che già ho avuto modo di evidenziare più volte. Quando un paziente esegue un sierologico o un tampone, l’esito non arriva celermente né al paziente né al suo MMG. Inoltre, se il paziente telefona o chiede chiarimenti, gli viene detto che il suo medico è già a conoscenza dell’esito, cosa, ovviamente, non veritiera ma che non fa che ingenerare inutili contenziosi e incomprensioni.

Naturalmente, su tutto, rimane ancora oggi inaffrontato il problema relativo al fatto che il Fascicolo Sanitario Elettronico non viene aggiornato correttamente da tutte le strutture pubbliche e da moltissime strutture private convenzionate e che, nonostante le nostre pluri-reiterate lamentele in tal senso (abbiamo evidenziato questo problema da VENT’ANNI A QUESTA PARTE!!), i dati che vengono trasmessi non sono immediatamente importabili nella scheda sanitaria dell’assistito poiché non viaggiano in maniera standardizzata.

Tutti questi elementi, danno importanti preoccupazioni a chi vi scrive, in relazione all’approssimarsi dell’autunno.

Ancora una volta, quindi, invito chi mi legge a porre in essere immediati correttivi per risolvere le problematiche evidenziate.

Con i migliori saluti.

Roberto Carlo Rossi

Presidente Regionale SNAMI Lombardia