C’era una volta, in una galassia lontana lontana, una Repubblica delle Banane. In questa ridente nazione, il Presidente del Consiglio andò in televisione e, con un sorriso smagliante, promise che, come nei Paesi che si rispettano, anche colà i cittadini avrebbero ricevuto il modulo per pagare le tasse direttamente dallo Stato, precompilato con le proprie spese sanitarie già riportate. Tutti sapevano che l’intento era un altro: beccare gli evasori che dichiarano poco e spendono un mucchio di soldi dal Medico e dall’Odontoiatra, ma nessuno aveva il coraggio di dirlo.

Ma i Medici come avrebbero potuto/dovuto dare i dati fiscali dei loro pazienti allo Stato?  E chi lo sa?! In questo stato da operetta, per molti mesi tutto tacque. Poi, all’avvicinarsi della scadenza, per movimentare un po’ le cose e gettare tutti nel caos, le pubbliche istituzioni si misero a sparare indicazioni contraddittorie e sbagliate un giorno sì e l’altro pure. Il sito del sistema TS, che dovrebbe fornire le credenziali non funziona. La SOGEI, che dovrebbe fornire prontamente le credenziali agli Ordini (i quali dovrebbero poi fornirle ai propri iscritti), ha la stessa efficiente e fulminea rapidità di un anziano bradipo affetto da rallentamento ideomotorio (con tutto il rispetto per questi simpaticissimi animali)!

COMUNQUE, COME PRIMA COSA VA CHIARITO CHE IL TERMINE ULTIMO PER INVIARE I DATI E’ IL 31 GENNAIO 2016. Quindi non c’è nessuna fretta!

COME SECONDO ELEMENTO, tanto per dare un po’ di simpatica confusione in più ai medici lombardi convenzionati, LA REGIONE LOMBARDIA HA INVIATO UN’INCREDIBILE CIRCOLARE ALLE ASL CON INDICAZIONI SBAGLIATE E CONTRO LA LEGGE. ALCUNE ASL SI SONO ACCORTE DELL’ERRORE PALESE, ALTRE (MILANO, BERGAMO, ETC) HANNO SUBITO INVIATO AI MEDICI LA CIRCOLARE E LE INDICAZIONI SBAGLIATE. Si tratta di istruzioni errate, CHE CONSIGLIAMO DI NON SEGUIRE. In allegato la lettera che l’Odine di Milano ha inviato (lunedì 14 dicembre) in Regione e alle istituzioni.

Leggi la lettera dell’Ordine di Milano a Regione sul 730 precompilato

(CONTINUA)