Da Quotidiano Sanità del 30 gennaio 2014
“No alle aziende farmaceutiche nelle riunioni di Ordine”. Il presidente dei medici milanesi, Rossi in polemica con la Fnomceo
In una nota ai presidenti provinciali la Fnomceo ha chiesto di ospitare un rappresentante di una nota azienda farmaceutica. Scopo, quello di promuovere la consegna in omaggio a tutti i neo laureti di una copia di un noto manuale di medicina. “Lodevole iniziativa ma il metodo getta ombre sulla professione. Federazione faccia un passo indietro”.
Presidente Rossi, cosa non la convince?
Me lo lasci dire, la vicenda ci ha veramente stupito e perplesso. Se dovessi tradurre con una parola direi: triste. Voglio premettere però una cosa, l’iniziativa di omaggiare i neo iscritti con un Manuale importante e utile è lodevole, ma la forma e la metodologia di realizzazione dell’iniziativa sono assolutamente inopportune.
Si riferisce quindi alla richiesta della Fnomceo a ospitare eventualmente un rappresentante della Sanofi nel Consiglio direttivo?
Di tutta la vicenda questo è certamente il fatto che più ci stupisce. Ma come, nel momento in cui proprio dei giovani colleghi entrano a far parte dell’Ordine, si invita un rappresentante di una ditta farmaceutica a presentare un noto Manuale? Che poi diciamocelo, non ha proprio bisogno di presentazioni. E poi come ho scritto anche nella mia nota di replica alla Federazione non risulta che le riunioni di Consiglio siano pubbliche e tanto meno che possa essere invitato un informatore farmaceutico. E soprattutto, ci sembra inopportuno invitare una casa farmaceutica in un momento così importante, dove vengono ratificate le nuove iscrizioni.
Cosa si dovrebbe fare secondo lei?
Ribadendo il tono lodevole dell’iniziativa sarebbe meglio semplicemente distribuire il testo ai vari Ordini secondo i numeri dei nuovi iscritti da loro comunicati. A questo punto ogni Ordine avrebbe la facoltà di informare i nei iscritti dell’omaggio (magari anche solo in digitale visti i tempi), lasciando ad essi la libertà di scelta.
A questo punto cosa chiedete?
Abbiamo già inoltrato le nostre perplessità alla Federazione e abbiamo chiesto di ritirare l’iniziativa. Le ripeto non si contesta la volontà di distribuire un manuale ma il metodo prescelto che lascia adito a dubbi sull’immagine che viene proposta all’esterno e investe l’etica della professione. E di tutto ciò la nostra Federazione non ha proprio bisogno.
L.F.