SNAMI Nazionale, in seguito ad un lungo dibattito all’interno del Consiglio Nazionale del 23 febbraio 2022, ha deciso infine di non aderire all’imminente sciopero promosso da alcune sigle sindacali, ma di programmare una lunga serie di iniziative nazionali. Alcune (ma non tutte) le motivazioni alla base della protesta sono condivisibili, ma, con una pandemia ancora in atto, non sembra opportuna un’azione di questo genere.
Peraltro, SNAMI (e in particolare SNAMI Lombardia e l’Ordine dei Medici di Milano) si batte da sempre per semplificare e tutelare il lavoro del medico; ed il progetto di legge poi presentato dalla Sen. Cantù in Parlamento per dare alle famiglie dei medici morti per COVID un segno tangibile di vicinanza dello Stato, è frutto di un’idea maturata nell’ambito del Consiglio dell’Ordine dei Medici di Milano. Idea che, è bene ricordarlo, ha ottenuto fino ad oggi l’inspiegabile e assordante silenzio di TUTTE le forze sindacali (del mondo medico e non). Queste parole seguono ai fatti compiuti in questi anni (e specialmente dal 2020) e tutto risulta dalla copiosa rassegna stampa che tutti posso agevolmente consultare: (https://www.omceomi.it/news/dettaglio/2020/09/21/rassegna-stampa-omceomi).
Bene, finalmente anche altre forze sindacali se ne sono accorte. Speriamo però che tutto non si dissolva in poche parole al vento, pronunciate per fare “cassetta” sindacale e che l’azione comune prosegua.
Detto questo, non siamo invece favorevoli né al ruolo unico, che già è stato scritto nella convenzione appena licenziata e che non favorisce certo i Colleghi di Continuità Assistenziale ma di certo rischia di far ripiombare indietro di 40 anni i medici di assistenza primaria costringendoli a fare le notti, né ad introdurre nell’accordo gli istituti tipici della dipendenza perché, nella nostra idea, il MMG è e deve rimanere un libero-professionista convenzionato con il SSN.
In ogni caso, proprio perché alcune delle motivazioni della vertenza sono condivisibili, la segreteria regionale SNAMI resta a disposizione per inoltrare eventuali adesioni dei singoli iscritti allo sciopero.
L’Esecutivo Provinciale