Newsletter 22 luglio 2020

Newsletter 22 luglio 2020

A seguito della incredibile e inaccettabile comunicazione che il Dipartimento Cure Primarie dell’ATS di Milano ha inviato a tutti i medici in data 21 luglio, SNAMI insieme a tutte le altre Sigle Sindacali ha risposto con la lettera qui di seguito riportata:

Egregio Dottor

Galdino CASSAVIA

Direttore Dipartimento Cure Primarie

ATS Città Metropolitana di Milano                                                                                             

Milano 22 luglio 2020

Leggiamo sbigottiti e increduli la comunicazione del Dipartimento di Cure Primarie di ieri riguardo generiche e incontrollate lamentele su “medici che mantengono tuttora gli ambulatori chiusi o mandano il personale di studio in strada a consegnare le ricette”

Per quanto riguarda l’attività dei Medici di questa ATS, possiamo dire con la certezza derivante dalla conoscenza dei colleghi e delle situazioni che essa mai si è fermata, e che, sempre in accordo con le note inviateci da codesto dipartimento, abbiamo COMUNQUE garantito l’assistenza necessaria.

Abbiamo lavorato per mesi aumentando a dismisura gli orari della nostra attività, effettuando ore di triage telefonico e anche garantendo l’accesso in studio a pazienti selezionati, ove strettamente necessario. Inutile sottolineare che ciò avveniva principalmente a tutela dei pazienti stessi (ma questo sicuramente loro lo hanno compreso e accettato!).

Abbiamo anche effettuato, dove possibile (cioè dove disponibili adeguati DPI) visite domiciliari, anche a pazienti COVID. Inutile sottolineare che i suddetti DPI non ci sono stati forniti, nella prima lunghissima fase della pandemia, da ATS, (vogliamo ricordare la distribuzione di un pacco di guanti e 10 mascherine chirurgiche a testa?).

Abbiamo poi condiviso con ATS un protocollo operativo per la fase di post-emergenza (pubblicato nell’area riservata del sito), in cui, tra l’altro si legge che “qualora per numero di persone in attesa, non sia temporaneamente rispettato tale distanziamento, previa informativa si darà immediata indicazione ai pazienti di non sostare all’interno dello studio medico”: in questo caso è naturale che il personale di studio (che pure non si è risparmiato nei mesi della pandemia!) consegni le ricette ai pazienti in attesa fuori dallo studio! E anche questo i pazienti capiscono e gradiscono.

Ci viene detto poi che i colleghi in questione sarebbero “pochi”: vi invitiamo pertanto, laddove dopo opportuna verifica emergessero veramente problemi in tal senso, a voler contattare direttamente i colleghi in questione al fine di contestare loro eventuali irregolarità.

Riteniamo infatti assolutamente disdicevole che tutti i Medici della ATS abbiano ricevuto una nota di tale tenore, a fronte “del comportamento di pochi” e siamo a chiedervi una immediata rettifica.

Cordiali saluti.