Il Ministero della Salute ha approvato (ed è in via di pubblicazione) il decreto che detta le linee guida per stilare il certificato per l’idoneità alla pratica di “attività sportiva non agonistica”. L’attività sportiva non agonistica è, essenzialmente, quell’attività sportiva eseguita nell’ambito delle scuole all’esterno del programma scolastico vero e proprio e dai dilettanti all’interno delle palestre affiliate CONI. E’ ovviamente esclusa l’attività ludico-ricreativa (tutta la restante) poiché la Legge ha esplicitamente previsto l’eliminazione dell’obbligo certificativo. Ancora più ovviamente, è esclusa l’attività sportiva agonistica che rimane disciplinata da tutt’altre norme ed il relativo certificato deve essere fatto dal Medico Specialista in Medicina dello Sport.
Alcune considerazioni:
1. le linee guida prescrivono (al di sotto dei sessant’anni) l’esecuzione di ECG almeno una volta nella vita: MA CHE SENSO HA QUESTA DISPOSIZIONE? Qual è il supporto tecnico-scientifico e di dottrina e di letteratura che giustifica tale linea guida?
2. le linee guida valgono solo per i certificati per attività sportiva non agonistica; come tutti i medici sanno, vengono a tutt’oggi richiesti moltissimi certificati per attività ludico-motorie; perché se un paziente over 60 frequenta una palestra affiliata CONI deve fare un ECG ogni anno e se un paziente frequenta una struttura non affiliata non ha questo obbligo? Ma nessuno ha detto a questi signori che i certificati per attività ludico-motorie sono ancora richiestissimi?
3 “Il medico certificatore conserva copia dei referti di tutte le indagini diagnostiche eseguite“. Anche questa disposizione è del tutto criticabile: altra carta da conservare, altra documentazione da archiviare, altra polvere che si accumula! Perché non deve essere sufficiente tenere traccia anche informatica del referto dell’ECG (o di eventuali altre indagini)?? Ma chi ha scritto il decreto è mai entrato nell’ambulatorio di un MMG o un PLS?
Sul decreto si parla di un “gruppo di lavoro”: chi sono i componenti? Quale letteratura è stata consultata? Con quali linee guida internazionali ci si è confrontati? Ci sembra che in un Paese civile queste informazioni dovrebbero essere a disposizione di tutti… E invece si continua con le vecchie abitudini, con la mancanza di trasparenza, con norme che sembrano del tutto incomprensibili o prive di un’apparente giustificazione!
LEGGI IL DECRETO MINISTERIALE: linee guida ATTIVITA’ SPORTIVA NON AGONISTICA