Pubblichiamo la comunicazione appena inviata in Regione e, in calce, il disperato grido di dolore di alcuni MMG dell’hinterland milanese.
Al Presidente
Regione Lombardia
Dott. Attilio Fontana
All’Assessore al Welfare
Regione Lombardia
Avv. Giulio Gallera
Al Direttore Generale al Welfare
Regione Lombardia
Dott. Luigi Cajazzo
Milano, lunedì 13 aprile 2020
Egregi Dottori,
alcuni Colleghi dell’hinterland milanese mi hanno inviato venerdì scorso una lettera che Vi allego in calce, sperando che possa essere da Voi considerata come una viva testimonianza dal territorio. I Colleghi mi hanno esplicitamente autorizzato all’invio ed anzi me lo hanno chiesto con forza.
Colgo l’occasione per rimarcare che il Comitato Regionale del 25 marzo u.s. non ha avuto alcun seguito. La circolare che avevate in animo di emanare, esplicativa della DGR 2986 del 23 marzo e il cui commento mi era stato richiesto con grande urgenza, non è stata poi inviata. Non solo: in quella riunione di Comitato Regionale vi era stata l’assicurazione che sarebbe seguita una DGR di correzione di alcuni termini e parametri contenuti nella “2986”, ma tale correzione non ha mai avuto luogo.
Colgo anche l’occasione per rimarcare che la dematerializzazione completa della ricetta non è ancora avvenuta e che, per ancora troppi farmaci, è necessario stampare la vecchia ricetta rossa con evidenti disagi da parte dei pazienti.
Distinti saluti
Dott. Roberto Carlo Rossi
Presidente SNAMI Regione Lombardia
Da:
Data: venerdì 10 aprile 2020 10:06
A: Presidente SNAMI Lombardia <presidente@snamilombardia.org>
Oggetto: Lettera al Presidente Snami Milano
Egregio Sig. Presidente Dott. Roberto Carlo Rossi,
come medici di medicina generale che operano sul territorio e in particolare quello di P., Le esponiamo alcune considerazioni e preoccupazioni che quotidianamente ci poniamo tra di noi.
Stiamo affrontando una emergenza infettiva pandemica senza alcun mezzo di protezione individuale, se non poche mascherine messe a disposizione dal sindacato che Lei rappresenta e dalle donazioni di privati al Comune di P. dove operiamo.
Abbiamo in quarantena due delle segretarie che ci aiutano quotidianamente in quanto contatti stretti di pazienti Covid positivi e abbiamo in quarantena familiari di nostri pazienti deceduti a causa del Covid19; inoltre abbiamo isolato al proprio domicilio molti pazienti con sintomi influenzali altamente sospetti per Covid a cui è impossibile far eseguire un tampone.
Le chiediamo di farsi portavoce del nostro disagio e della nostra angoscia, incrementata dalla notizia di due colleghi operanti sul nostro territorio deceduti a causa del Covid19.
La supplichiamo, in quanto presidente del nostro sindacato e anche del nostro Ordine Professionale, di far pervenire ai vertici della Regione Lombardia questo nostro stato d’animo perché possano essere assunte delle decisioni tempestive tali da spostare l’attenzione anche sul territorio.
La salutiamo cordialmente
Dott.ssa N P
Dott. D M
Dott. P B
Dott. M G