Fumo e fango sulla MG: le nostre risposte

Fumo e fango sulla MG: le nostre risposte

Come un orribile incubo ricorrente, i media (solo alcuni, per la verità) si organizzano per sparare fango sulla medicina generale e per alzare una cortina di fumo sulla nuda e cruda realtà: i medici convenzionati sono sottopagati e fanno un lavoro sempre meno appetibile e sempre più burocratizzato. La pandemia ha solo ritardato per un anno il progetto di livellare al basso l’assistenza territoriale pubblica per aprire al privato. Questo processo viaggiava già da molto tempo ed ora riprende forza e vigore.

Ecco quindi che non desta punto stupore il “servizio” di Data Room del 24 maggio 2021 che, basandosi sul numero di codici bianchi e verdi che accedono al Pronto Soccorso, tira la risibile conclusione che, in buona sostanza, se i medici di famiglia fossero dipendenti, tutto questo non succederebbe e si risparmierebbero molti miliardi di euro ogni anno… Naturalmente la puntata è legata da un robusto fil rouge ad una puntata precedente, nella quale, in sintesi, si diceva che i medici di famiglia non hanno fatto nulla durante la pandemia, guadagnano come cresi e lavorano solo pochissime ore al giorno…

Si potrebbe scrivere un libro sulle sciocchezze e le mistificazioni fatte da un programma che si intitola “Data Room” e quindi dovrebbe essere quanto di più rigoroso e freddo possibile, ma ci limiteremo qui a ricordare solo due elementi:

  • ma se i MMG non fanno nulla, com’è che in tantissimi si sono ammalati di CoViD e la metà dei medici morti per la SARS2 sono medici di famiglia?
  • ma se i MMG non fanno niente e guadagnano come Paperon de’ Paperoni, perché le zone carenti non vengono mai coperte e centinaia di posti rimangono scoperti?

Mistero!

Comunque, di seguito, pubblichiamo la LETTERA APERTA dell’Ordine dei Medici di Milano sul programma in questione e, in calce, mettiamo il link con il comunicato stampa dello SNAMI nazionale.

LETTERA APERTA OMCeO Milano del 27 maggio 2021, pubblicata su QS del 31 maggio 2021

Comunicato stampa dello SNAMI Nazionale