In questo strano Paese ne succedono proprio di tutti i colori! Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso incardinato da SNAMI Pavia e altri sindacati e associazioni relativo alla richiesta di sospensiva. La sentenza argomenta che, pur non ricorrendo strettamente il periculum e quindi pur non potendo concedere una vera e propria sospensiva, viene accolto il ricorso degli appellanti sollecitando il TAR affinché fissi con sollecitudine l’udienza di merito per la particolare delicatezza della questione e per la pluralità ed il tipo di soggetti coinvolti (i malati cronici, appunto). Peraltro ricordiamo che anche lo SNAMI Lombardia ha fatto ricorso senza richiesta di sospensiva ma con “istanza di prelievo” al TAR affinché l’udienza venga fissata con celerità.
Insomma, il Consiglio di Stato si dimostra preoccupato per i rilievi fatti dai ricorrenti e osserva che bisogna discuterne in fretta nel merito per la particolare delicatezza e importanza della questione. E l’assessore che fa? Dichiara che “Dopo il Tar anche il Consiglio di Stato ha respinto le richieste di sospensiva presentate da associazioni, sindacati e medici di medicina generale nei confronti della nostra legge“. Che dire? Evidentemente il motto è “Negare, negare sempre, anche l’evidenza!!!!“.
Non so perché, ma questa vicenda mi ricorda quella di un assessore un po’ birichino che, nello sforzarsi di dichiarare che la volontà di partecipazione dei medici è stata un successone, ha fatto calcolare le percentuali di chi aveva manifestato la propria adesione togliendo dal denominatore i medici di 65 e più anni e tutti i pediatri, ma lasciando al numeratore tutti gli aderenti!…
Su tutto, però, pesa il fatto che si stanno mettendo in campo milioni di euro che forse verranno bruciati e che invece potrebbero essere utilizzati per curare per davvero i cronici di questa regione.
Evidentemente anche quando i ricorsi vengono accolti l’assessore è contento… E’ pur vero che chi si contenta gode… Ma forse godono meno e sono e saranno meno contenti i cittadini lombardi!
Leggi una delle sentenze del Consiglio di Stato sulla questione: sentenza CdS DGR cronicità