In una sua comunicazione, dalle colonne di Quotidianosanita.it il Vicepresidente dell’ENPAM Malagnino gioisce del decreto del Presidente del TAR Lazio che intravede possibili profili di illiceità nelle imminenti elezioni ma non sospende i termini della raccolta delle liste per il 23 maggio. Nel farlo sferra un duro, cieco attacco all’Ordine di Milano e al suo Presidente. Qui di seguito la risposta dell’Ordine.
Elezioni Enpam. Rossi (Omceo Milano): “Da Malagnino reazioni scomposte alla sentenza del Tar”
24 maggio 2015
Gentile Direttore,
leggo, sul suo giornale, la scomposta e, a tratti, confusa reazione del Vice Presidente dell’Enpam Dott. Malagnino al Decreto del TAR Lazio che, per il momento, non sospende le elezioni dell’Assemblea Nazionale e delle Consulte dell’ENPAM.
Il Dott. Malagnino, forte di un’affrettata interpretazione del Decreto del Giudice, il quale non entra nel merito delle osservazioni avanzate dall’Ordine che ho l’onore di presiedere, ma respinge solo il carattere di urgenza della richiesta di intervento cautelare, si scaglia a testa bassa additandoci come rei per aver chiesto la costituzione di Parte Civile in due processi in cui (oltretutto) l’ENPAM si dichiara parte lesa e rei di non condividere il metodo e la sostanza dell’indizione delle elezioni ENPAM e del nuovo Statuto.
Egli sembra profilare lo spreco di ben seimila euro per sostenere la causa avanti il TAR Lazio e addirittura parla di mancanza di consenso democratico per il Presidente dell’Ordine di Milano (ma, a dire il vero, le elezioni ordinistiche del novembre scorso sembrerebbero affermare il contrario!).
Per quanto riguarda la costituzione di parte civile, mi meraviglio poi molto (e un po’ mi preoccupo) del gioire del Dott. Malagnino. Dichiarandosi la Fondazione, appunto, parte lesa, dovrebbe essere felice che chi tutela gli interessi dei Medici e degli Odontoiatri propri iscritti si faccia avanti per chiedere conto dei comportamenti penalmente rilevanti attuati da coloro che invece dovevano tutelare i denari che i contribuenti hanno versato per il proprio trattamento pensionistico.
Sulle elezioni e sul nuovo Statuto, poi, l’Ordine di Milano è tutt’altro che isolato, essendo, infatti, in compagnia di altri Ordini e di molti, rappresentativi sindacati medici.
Il nuovo Statuto appesantisce gli organi collegiali, invece che alleggerirli, consente al Consiglio di Amministrazione di investire in prodotti finanziari dai quali un Ente Previdenziale dovrebbe stare ben lontano e non alleggerisce i compensi agli Organi statutari parificandoli (come sarebbe auspicabile) a quelli della Federazione.
Le elezioni sono state indette in tutta fretta, forse per non andare oltre il termine del 30 giugno. Anch’io, a questo proposito, voglio porre una domanda: è vero che, in base alle norme transitorie, superando tale termine, i componenti del Consiglio di Amministrazione non potrebbero essere rieletti una seconda volta?
Da ultimo il risibile richiamo al presunto spreco di seimila euro per una causa avanti il TAR Lazio. A parte il fatto che il costo di una causa al TAR Lazio è, di solito, ben più alto, faccio notare al Dott. Malagnino che, consultando il sito dell’ENPAM, si apprende che “nel 2013 gli organi di amministrazione e controllo dell’Enpam sono costati circa 3,5 milioni di euro + iva”. Direi che forse il Dott. Malagnino si dovrebbe ben più preoccupare dei costi del funzionamento della Fondazione, che mi paiono davvero fuori controllo e direi che il richiamo alla parabola evangelica della trave e della pagliuzza potrebbe essere del tutto appropriato!
Concludo dicendo che forse, una reazione così scomposta, può essere tesa a scoraggiare e spaventare l’Odine di Milano sperando di farlo recedere da azioni contro lo Statuto e contro le imminenti elezioni. Ebbene, si metta il cuore in pace, il Dott. Malagnino. Ci vuol altro che qualche commento invelenito per distoglierci da quella azione che i nostri iscritti, eleggendoci, ci hanno chiesto di confermare e proseguire!
Roberto Carlo Rossi
Presidente Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano