Una circolare della FNOMCeO diffonde un parere del Consiglio di Stato che afferma che “Conclusivamente, deve ritenersi che l’obbligo di assicurazione per gli esercenti le professioni sanitarie non possa ritenersi operante fino a quando non sarà avvenuta la pubblicazione ed esaurita la vacatio legis del DPR previsto dal capoversso dell’art.3 del DL 13/09/2012 n° 158 covertito con modificazioni della L 8/11/2012 n° 189, che disciplinerà le procedure e i requisiti minimi ed uniformi per l’idoneità dei contratti assicurativi. conseguentemente, sino ad allora, non potrà essere considerata quale illecito disciplinare la mancata stipula di una polizza assicurativa, da parte degli esercenti le professioni sanitarie“.
Davvero strano: quando l’Ordine di Milano e pochi altri non approvavano il codice deontologico del 2014 anche per il motivo che in esso vi è sancito l’assurdo obbligo deontologico di assicurarsi per i liberi-professionisti, in molti hanno gridato allo scandalo. Intendiamoci: siamo da sempre convinti della necessità di assicurarsi per i Medici. Ma siamo altrettanto convinti che questo obbligo di Legge (che vale solo per i liberi-professionisti) 1) debba valere anche per le aziende e le strutture sanitarie pubbliche e private, 2) debba accompagnarsi all’obbligo per le compagnie che operano nel nostro Paese di assicurare i medici, 3) non possa anche essere un obbligo deontologico. Comunque, ora la Federazione, massimo organo di controllo sulla deontologia, si fa dire da un ente terzo, il Consiglio di Stato (che, ci chiediamo, quale diritto abbia di esprimere pareri sulla deontologia professionale?) quale sia il comportamento giusto da seguire… Se fossimo al posto di coloro che hanno inviato la circolare, un poco ci vergogneremmo!
Leggi la circolare della FNOMCeO: No obbligo assicurazione professionale Consiglio Stato