QUOTA DI PONDERAZIONE
Cari colleghi, condividiamo con voi tutti un’altra importante lettera che il presidente regionale dottor Roberto Carlo Rossi ha inviato alla Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia, come sempre a tutela di tutti noi (allegata).
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Mentre attendiamo la correzione entro luglio dei gravi errori commessi finora da ATS Milano, ci occupiamo di un’altra grossolana inesattezza. Come sapete, nel nostro cedolino mensile, una delle voci che compongono la quota capitaria è, secondo l’art 47 lettera A comma 5 del nuovo ACN 2023, il “fondo per la ponderazione qualitativa delle quote capitarie, pari a euro 3,08 per assistito…integrato …con gli assegni individuali…resisi disponibili per effetto della cessazione dal rapporto convenzionale di singoli medici che li percepivano (art 59, lettera A comma 2 del vecchio ACN)”. Vale a dire, in parole povere, che non è corretta la quota di euro 3,08/assistito che percepiamo come quota di ponderazione, ma questa dovrebbe essere incrementata, e dovremmo (anzi, avremmo già dovuto!) percepire pure gli arretrati! Secondo i nostri conti si parla di un aumento della quota capitaria di almeno 1,5 euro/pz, a far data, come da pronuncia della SISAC, dal 2015…
Diverse ASL e molte regioni italiane si sono già adeguate, ma, PENSATE UN PO’ (che strano…) REGIONE LOMBARDIA INVECE NO! Dopo averne parlato lo scorso mese al tavolo regionale (ve lo avevamo anticipato con la newsletter del 28 giugno), il Presidente Rossi ha deciso di inviare ora una pec, prima di procedere per le vie legali in caso di persistenza del mancato adempimento.