In allegato l’accordo firmato per la PARTECIPAZIONE ALLA CAMPAGNA VACCINALE ANTI COVID19. Come sempre, per il nostro determinante intervento, sono stati preservati i criteri SNAMI della massima libertà e volontarietà per l’adesione, posto che, ovviamente, la promozione della vaccinazione è un obbligo deontologico per tutti i Medici. Come potete leggere la richiesta che viene fatta ai MMG, per ora, è di incrementare la partecipazione dei cittadini alla campagna stessa, contribuendo ove possibile alla trasmissione di dati dei nostri pazienti utili per l’esecuzione della vaccinazione. Dobbiamo sostanzialmente promuovere la campagna presso i nostri assistiti contribuendo all’incremento della copertura vaccinale. In particolare, oltre a invitare tutti i pz a registrarsi per prenotare la pratica vaccinale, è nostro compito individuare, negli elenchi presenti nell’area riservata del portale ATS, i pazienti che dovranno ricevere la vaccinazione a domicilio. Molta confusione, infatti, è stata fatta su questo argomento, con richieste di vaccinazioni a domicilio assolutamente improprie fatte dai pz stessi registrati presso le farmacie.
E’ chiaro che la decisione della NON TRASPORTABILITA’ del pz rimane solo nostra! Per ora è noto come siano impiegati vaccini che non possono essere utilizzati dal MMG in assenza dell’apparato vaccinale fornito dalle ASST. Rimane facoltà di ogni singolo medico però la scelta di mettere la propria opera a disposizione delle Sedi Vaccinali di ASST, in giornate e orari da concordare con i Centri stessi e con tutto il supporto fornito dalle ASST. Per quanto riguarda le vaccinazioni a domicilio, è possibile liberamente, anche in questo caso, decidere di effettuare le vaccinazioni per i propri assistiti, ma ancora una volta CIO’ SARA’ SEMPRE POSSIBILE SOLO con la stretta collaborazione di personale e mezzi della ASST. Compito dei MMG sarà poi l’individuazione, con l’aiuto di elenchi messi a disposizione da ATS dei pz over80 che non si fossero vaccinati in questa prima fase entro il 30 marzo: dovremo contattarli, ove possibile, e stimolarli ad aderire alla vaccinazione.
Nelle fasi successive (ma qui si apre un mondo ancora tutto da scoprire…) e in presenza di vaccini “più maneggevoli” sarà eventualmente possibile, per i colleghi in grado di garantire spazi adeguati e personale di supporto, praticare la vaccinazione alla popolazione non patologica. E qui bisognerà rifarsi (ahimè!) a quanto già vissuto per la campagna antinfluenzale… Con la complicazione che la registrazione andrà fatta nel nuovo, astruso, sistema SIAVR, accedendo dal menù siss …
Concludiamo con la triste presa d’atto della remunerazione: i soliti 6,16 euro a vaccinazione ovunque praticata (domicilio, anamnesi nelle sedi vaccinali o proprio studio) nella domiciliare sarà aggiunta la quota di 18,90 per l’accesso ADP. Verrà poi retribuita la partecipazione attiva alla vaccinazione dei soggetti appartenenti alla fascia d’età 18-65 non pluripatologici a seconda della percentuale di copertura raggiunta. Per chi vaccinerà a domicilio il 70% dei propri assistiti è prevista la “folle” cifra di 200 euro aggiuntivi…
Segnaliamo che ATS aveva tentato di far passare il presente progetto come Governo Clinico 2021, ma siamo riusciti a ottenere che sia invece finanziato con i fondi residui….