L’Avv.to Gennaro Messuti ha riportato un’importante vittoria presso la Corte d’Appello di Milano relativamente al seguente caso: un MMG sbaglia la prescrizione di un anticoncezionale, la paziente rimane incinta e il medico viene condannato a pagare una somma rilevante per la gravidanza non desiderata. L’assicurazione del medico si tira indietro, adducendo a motivo della mancata manleva il fatto che qui non vi è un danno poiché il MMG non ha causato alcuna lesione. Qui di seguito alcune parole dell’avvocato che illustrano quanto successo:
“Si tratta in concreto del quarto giudizio: dopo i primi due che avevano dato ragione all’Assicurazione, è intervenuta la Cassazione annullando le precedenti decisioni. Il successo ottenuto in cassazione è stato notevole anche a un punto di vista giuridico. I motivi che avevo indicato nel ricorso avevano addirittura indotto i Giudici di Roma a fissare eccezionalmente “udienza pubblica” proprio in considerazione delle “questioni proposte dal ricorrente in relazione all’interpretazione di una polizza assicurativa attinente alla responsabilità professionale medica [che] rendono opportuna, per la loro particolare rilevanza ex articolo 375, secondo comma, c.p.c., la trattazione della causa in pubblica udienza”. … Si tratta di una sentenza molto importante, che privilegia la volontà delle parti (e quindi tutela maggiormente l’assicurato, nel caso il medico) rispetto al testo predisposto unilateralmente dall’assicurazione: il principio quindi è che nello stipulare una polizza professionale il medico assicura TUTTA l’attività professionale rientrante in quella indicata nel contratto di assicurazione, con copertura di TUTTE le conseguenze colpose del proprio operato; anche una nascita indesiderata (non perché non diagnosticata una malformazione fetale) per erronea prescrizione di farmaco anticoncezionale“.
Qui di seguito puoi leggere la sentenza: Sentenza Corte Appello medico c. assicurazione