Sono ormai passati diversi giorni dall’inizio sul nostro territorio dell’emergenza coronavirus che ha travolto tutto il nostro SSR trovando nei MMG un fronte di professionisti che, con impegno, dedizione e tanto coraggio, nei loro studi hanno finora saputo reggere l’impatto dell’epidemia e della psicosi dei pazienti ad essa collegata, contribuendo ad evitare il tracollo del sistema e arginando eventuali accessi incongrui ai Pronto Soccorso dei vari Ospedali Milanesi.
Abbiamo ricevuto, a partire dal 24 febbraio, direttive regionali a cadenza quotidiana (o pluriquotidiana) che ci indicavano cosa avremmo dovuto fare (e lo abbiamo fatto) e con quali risorse (DPI che fino a ieri non erano mai arrivati).
Siamo andati avanti ugualmente per dovere etico, morale e deontologico, arrangiandoci come al solito con i nostri mezzi, per la tutela della salute dei nostri pazienti. Più volte in questi giorni ci è stata promessa da ATS la consegna imminente dei presidi indispensabili alla prosecuzione del nostro lavoro e tutte le volte è stata sollevata qualche scusa per il mancato arrivo di questi. Adesso ci vengono consegnate delle mascherine chirurgiche (fino a ieri dichiarate da tutti pressoché inutili) e un ridicolo flacone di disinfettante. Dei presidi veramente utili (le mascherine FFP3 – o almeno le FFP2) neanche traccia!
Ora la misura è colma!
Non è ammissibile che una Regione come la Lombardia non sia in grado di fornire ai suoi Medici, a cui chiede di rischiare la vita per curare i cittadini, il minimo indispensabile per tutelare non solo la sicurezza dei sanitari ma, ricordiamolo, anche rallentare la diffusione del virus e quindi la salute dei nostri pazienti. Al contrario SNAMI-Milano vuole dimostrare di essere riuscito a procurarsi almeno una mascherina “seria” (FFP3) da distribuire gratuitamente a tutti i propri iscritti; ed anche SNAMI-Pavia (che ringraziamo per la segnalazione) ha fatto la stessa cosa.
Capiamo bene come non sia sufficiente, ma sicuramente è un segnale forte a chi ci governa in Regione per far capire che è ora di finirla di prenderci in giro.
Ovviamente, non possiamo recapitare le mascherine ad ognuno di voi: negli orari d’ufficio, chi vorrà, potrà venire al momento a ritirarne una a testa. Abbiamo provveduto ad un nuovo ordine, ma verranno consegnate nella prossima settimana. Vi terremo informati.
CERTIFICATI
Stanno pervenendo da parte di alcune aziende richieste di certificati di riammissione al lavoro dopo assenza per malattia: ESSE SONO DEL TUTTO ILLEGITTIME.
Laddove invece venisse richiesta dal paziente una generica certificazione di buona salute il nostro consiglio è di procedere al rilascio in libera professione (a pagamento) di certificato di tal tenore:
“….. si certifica che il pz non presenta attualmente segni clinici evidenti di patologia acuta in atto”
Per quanto riguarda invece la nostra precedente comunicazione relativa alla riammissione scolastica, essa va modificata alla luce del DPCM del 1/3/2020, art. 4 comma c) (la riammissione nei servizi educativi per l’infanzia di cui all’art. 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e nelle scuole di ogni ordine e grado per assenze dovute a malattia infettiva soggetta a notifica obbligatoria ai sensi del decreto ministeriale 15 novembre 1990, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 8 gennaio 1991, n.6, di durata superiore a cinque giorni, avviene, fino alla data del 15 marzo 2020, dietro presentazione di certificato medico, anche in deroga alle disposizioni vigenti;).
Pertanto l’obbligo della presentazione del certificato medico per la riammissione nelle scuole di ogni ordine e grado è relativo solo alle assenze dovute a malattia infettiva.
Ricordiamo che, in questo caso, si tratta di un certificato rilasciato gratuitamente nell’ambito dell’attività convenzionale. Naturalmente in nessun caso verrà rilasciata certificazione per le assenze nel periodo di chiusura delle attività scolastiche.
Ricordiamo ai colleghi l’obbligo di comunicazione di avvenuto contatto con un caso accertato, senza idonei DPI, durante la loro attività ambulatoriale o domiciliare; di seguito le disposizioni di ATS:
Gentili Colleghi,
si riportano i principali aggiornamenti organizzativi in tema di COVID19 in riferimento alla circolare ministeriale del 22.2.2020 ad oggetto: COVID-2019 “Nuove indicazioni e chiarimenti” (allegata). Si sottolinea che l’esecuzione dei tamponi è riservata ai soli casi sintomatici pertanto, in assenza di sintomi, il test non appare sostenuto da razionale scientifico e che un caso non può dirsi confermato senza la validazione del Laboratorio dell’ISS.
Si riportano quindi le seguenti indicazioni per MMG/PLS, ribadendo la definizione di caso di COVID19 accertato e di caso sospetto (allegato 1-2 circolare ministeriale):
I MMG e i PLS che sono entrati in contatto stretto con un caso accertato, senza idonei DPI, devono:
– raccogliere informazioni anagrafiche nella griglia in excel allegata predisposta dal Dipartimento di Prevenzione e trasmetterla a cureprimarieinnovazione@ats-milano.it
MMG e i PLS con assistito entrato in contatto stretto con un caso accertato devono attuare le misure previste dalla circolare di cui sopra, oltre a:
– raccogliere informazioni anagrafiche nella griglia in excel allegata predisposta dal Dipartimento di Prevenzione e trasmetterla a cureprimarieinnovazione@ats-milano.it
Alleghiamo inoltre le indicazioni per le prescrizioni farmaceutiche dematerializzate.
PREFESTIVI
Ricordiamo che il 24 aprile è giorno prefestivo seguito da 2 gg festivi consecutivi (25 aprile e domenica 26 aprile) per cui tutti i colleghi che hanno aderito ai Fondi di Qualificazione (sia A che B) debbono tenere aperto lo studio, tutti gli altri possono chiudere. Il 30 aprile è invece giorno prefestivo seguito da un solo giorno festivo (il 1° maggio, poiché il 2 maggio è a sua volta un prefestivo) e pertanto possono chiudere gli studi tutti i colleghi, tranne coloro che hanno aderito alla quota B dei Fondi di Qualificazione con apertura al sabato devono tenere aperto.
L’Esecutivo Provinciale