Newsletter 24 novembre 2020

Newsletter 24 novembre 2020

Cari Colleghi,

stiamo ricevendo tutti continue segnalazioni e lamentele da parte dei cittadini/pazienti circa le risposte che molti di loro ricevono tentando di prenotare la vaccinazione antinfluenzale telefonando al call center di ATS.

Di seguito la e-mail inviata in ATS:

 

From: Roberto Carlo Rossi SNAMI Lombardia 
Subject: comportamento operatori call center 800 638 638 o 02.99.95.99

 

Egregi Dottori,

                la scrivente associazione sindacale ha ricevuto, in queste ultime due settimane, NUMEROSE lamentele in merito al comportamento degli operatori del call center che accoglie le richieste di prenotazione per le vaccinazioni antinfluenzali da parte dei cittadini. Le lamentele riguardano principalmente due fattispecie, entrambe molto gravi.

Al cittadino non viene dato l’appuntamento se il proprio medico aderisce alla campagna vaccinale

Al cittadino che si lamenta del fatto che il proprio medico non aderisce alla campagna vaccinale (di solito quando l’adesione è stata in un primo tempo data e poi ritirata), viene detto di chiamare le forze dell’ordine.

In entrambi i casi, ci viene segnalato da più Colleghi, che le comunicazioni di questi operatori sono spesso condite di volgarità e di livore nei confronti dei MMG.

Orbene, poiché non si tratta di un singolo caso, ma di diversi Colleghi che, all’ insaputa uno dell’altro, ci hanno inviato le loro lamentele, Vi intimiamo di intervenire immediatamente presso gli operatori in questione al fine di far cessare questa inqualificabile campagna denigratoria. Vi chiediamo altresì di consentire, con effetto immediato (come già chiesto reiteratamente dai nostri Rappresentanti), che il cittadino possa prenotare la propria vaccinazione presso i centri vaccinali ATS indipendentemente dal fatto che il MMG o il PLS abbia aderito o meno alla campagna stessa.

All’uopo, è appena il caso di ricordare che, nell’attualità, i MMG non hanno ricevuto le dosi sufficienti per coprire le vaccinazioni dei pazienti con patologie al di sotto dei 65 anni e quindi, in questi casi, l’unico modo per vaccinarsi è di rivolgersi ai centri ATS. Peraltro, questa modalità è sempre stata possibile anche negli anni passati e risulta incomprensibile come, proprio quest’anno, non la si possa attuare.

Certi di un pronto riscontro, anche per evitare ulteriori contenziosi in un momento davvero difficile per cittadini e operatori sanitari, con l’occasione, ben cordialmente Vi salutiamo.

Roberto Carlo Rossi

Presidente SNAMI Lombardia

 

A tale e-mail ci è stato (tempestivamente) risposto: “Per i cittadini sotto i 65 anni  è già così da una  settimana!  Per il resto, verifichiamo”… Come si dice a Milano…. Sperem!…

Vi preghiamo comunque di segnalarci immediatamente ulteriori anomalie al riguardo.