PEC: posta elettronica certificata (ora denominata “domicilio digitale”): OBBLIGO DI COMUNICAZIONE ALL’ORDINE
Ti segnaliamo che il Decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76 “Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale” (pubblicato sulla GU Serie Generale n.178 del 16-07-2020 – Suppl. Ordinario n. 24) ha introdotto d’imperio importanti sanzioni per il medico che non comunica l’indirizzo di posta elettronica certificata al proprio Ordine professionale: “Il professionista che non comunica il proprio domicilio digitale all’albo di appartenenza. L’Ordine di appartenenza commina la sanzione della sospensione dal relativo albo o elenco fino alla comunicazione dello stesso domicilio”.
Ai Colleghi che invece non fossero ancora in possesso di una Pec, si ricorda che il Consiglio direttivo dell’Ordine dei Medici di Milano ha da tempo stipulato una convenzione con Aruba per fornire gratuitamente la PEC a tutti gli iscritti.
La Convenzione è disponibile al seguente link https://manage.pec.it/Convenzioni.aspx,cui si potrà accedere inserendo il codice convenzione OMCEO-MI-0060 e successivamente i dati richiesti da Aruba. A conclusione della procedura on line l’iscritto riceverà la conferma d’ordine e il modulo di adesione che dovrà inviare firmato con copia del documento d’identità seguendo le modalità indicate da ARUBA. ARUBA procederà, dopo aver verificato la regolarità della procedura, all’attivazione della casella (nome.cogome.codicealfanumerico@pec.mi.omceo.it) e a comunicarlo all’iscritto. Per assistenza contattare ARUBA al numero di telefono 02/50041309 (https://guide.aruba.it/it/contatti-telefonici.aspx)
La comunicazione della propria Pec ottenuta dovrà essere effettuata tempestivamente, inviando all’Ordine dei Medici una e-mail a info@omceomi.it oppure una PEC a segreteria@pec.omceomi.it allegando la scansione fronte/retro del proprio documento di identità in corso di validità.
La Segreteria dello SNAMI è comunque a disposizione degli iscritti (come sempre) per aiutarli nelle incombenze relative al rilascio della PEC.
ENNESIMO MONITO a REGIONE:
Riportiamo qui di seguito la lettera inviata a Regione a firma del nostro Presidente Regionale:
“Egr. Assessore, Egr Direttore,
nel corso dei nostri incontri e in più di un’occasione anche per iscritto, ho evidenziato, tra le altre, alcune problematiche di natura informatica a cui sarebbe facile porre rimedio. Tali problematiche rischiano di appesantire in maniera davvero pericolosa il lavoro dei Medici Convenzionati. “Pericolosa” sembra un termine opportuno, in quanto viene messa a rischio inutilmente la salute dei cittadini e degli operatori sanitari e del mondo sanitario in genere. A titolo non esaustivo, come ricorderete, tali problematiche sono:
- Mancata attuazione della completa smaterializzazione della ricetta, sia per le prescrizioni farmaceutiche sia per quelle specialistiche (visite ed esami strumentali / di laboratorio).
- Limitazione a tre confezioni per ricetta e non più a sei confezioni per i pazienti esenti per patologia (qui c’è un intollerabile rimpallo di responsabilità tra livello nazionale e regionale, ma a tutti interessano le soluzioni non chi sia il responsabile).
- Impossibilità a prescrivere attraverso il SISS farmaci in classe C e conseguente impossibilità ad inviare telematicamente le ricette al di fuori del SSN.
- Uscita dal sistema della ricetta smaterializzata di ancora troppe ricette per i motivi più vari e conseguente impossibilità ad inviare telematicamente queste ricette.
- Intollerabili e frequenti rallentamenti e malfunzionamenti del sistema.
Segnalo inoltre la pessima gestione dell’esito dei sierologici e dei tamponi che già ho avuto modo di evidenziare. Quando un paziente esegue un sierologico o un tampone, l’esito non arriva celermente né al paziente né al suo MMG. Inoltre, se il paziente telefona o chiede chiarimenti, gli viene detto che il suo medico è già a conoscenza dell’esito, cosa, ovviamente, non veritiera ma che non fa che ingenerare inutili contenziosi e incomprensioni.
Naturalmente, su tutto, rimane ancora oggi inaffrontato il problema relativo al fatto che il Fascicolo Sanitario Elettronico non viene aggiornato correttamente da tutte le strutture pubbliche e da moltissimi strutture private convenzionate e che, nonostante le nostre pluri-reiterate lamentele in tal senso (abbiamo evidenziato questo problema VENT’ANNI FA!!), i dati che vengono trasmessi non sono immediatamente importabili nella scheda sanitaria dell’assistito poiché non viaggiano in maniera standardizzata.
Tutti questi elementi, danno importanti preoccupazioni a chi Vi scrive, in relazione all’approssimarsi dell’autunno.
Ancora una volta, quindi, invito chi mi legge a porre in essere immediati correttivi per risolvere le problematiche evidenziate.
Con i migliori saluti.
Roberto Carlo Rossi – Presidente Regionale SNAMI Lombardia”
RICETTE DEMATERIALIZZATE: PRECISAZIONI DA REGIONE LOMBARDIA
La sopra riportata comunicazione del Presidente regionale SNAMI a Regione Lombardia è stata originata anche da alcune (assurde) precisazioni in merito alle ricette dematerializzate, pervenute poco prima di Ferragosto.(https://www.omceomi.it/docs/default-source/default-document-library/ricette-farmaceutiche-dematerializzate—precisazioni-dalla-regione.pdf?sfvrsn=0)
Assurde perché se tutte le ricette (in classe A e C) fossero davvero smaterializzate, non si porrebbe alcun problema! E invece dobbiamo stare qui a arrabattarci ancora una volta sugli arzigogoli dei funzionari regionali:
“Le ricette private erogate da MMG, specialisti, o in seguito a dimissioni ospedaliere possono essere spedite solo se riportano la firma autografa del prescrittore. Non sono accettabili le ricette che recano l’immagine della firma del prescrittore o scritte quali “firmata elettronicamente”: il documento informatico con firma elettronica perde la sua validità giuridica una volta stampato e inoltre il farmacista non ha strumenti per verificare la validità di tale firma, a differenza di quanto avviene per le ricette dematerializzate. In caso di ricette dematerializzate per la prescrizione di un farmaco di importo inferiore all’eventuale ticket, al fine di evitare disagi al paziente, le farmacie potranno utilizzare il promemoria come se si trattasse di una prescrizione in regime privato, erogando la ricetta come “dematerializzata non a carico del SSN”.
PRIVACY:
Attenzione alle “ispezioni non annunciate” negli studi medici, effettuate da parte di personale inviato da ATS. È giusto qui ricordare il nostro obbligo di rispetto della privacy che non può essere disatteso, nemmeno dal personale dipendente. In particolare nessuno può aver accesso ai dati contenuti nel pc di servizio e quando si dice nessuno è proprio NESSUNO. Il personale collaboratore deve assolutamente precludere qualsiasi richiesta di intrusione. Solo un Giudicepuò ordinare di entrare nelle schede o nei dati contenuti nei nostri archivi. Un comportamento condiscendente può ritorcersi esclusivamente contro il medico che ha violato la privacy, anche se per colpa del personale dipendente o del personale ATS.