Volentieri pubblichiamo la bella lettera di una Collega MMG che ci scrive in seguito al vergognoso servizio della giornalista Gabanelli:
“Egr. Pres. Rossi,
sono un medico di medicina generale di Milano.
Le scrivo per esasperazione: scrivo a lei come collega e come Presidente del mio Ordine.
Sono allo stremo, e siamo solo ai primi di Novembre. La situazione covid rende il nostro lavoro ogni giorno più difficile: i tempi di lavoro sono dilatati, non ci sono sabati nè domeniche e l’impressione di non riuscire a stare dietro alle necessità di tutti è costante. Ce la sto mettendo tutta con passione e entusiasmo ma la fatica si sta facendo sentire. Inoltre vivo la frustrazione di una malattia su cui posso agire troppo poco in assenza di terapie efficaci per la fase in cui il paziente è a domicilio. Ogni volta che un paziente evolve favorevolmente tiro un sospiro di sollievo, come fosse un mio famigliare. Ma guarito uno, se ne aggiungono due da cominciare a monitorare col fiato sospeso.
In questa situazione ieri sera (lunedi, la giornata peggiore della settimana per numero di telefonate da gestire, come saprà anche lei…) scopro che i vaccini antinfluenzali arriveranno con 8 giorni di ritardo. Ho un crollo. Mi arrabbio. Avevo programmato appuntamenti per sabato e domenica (quando se no? di notte?) e dovrò disdirli tutti e riprogrammarli: quando chiamerò decide di persone? Non ho tempo! Quando li programmerò? I weekend sono pochi fino a dicembre, ci sono 30 vaccini domiciliari, quando? Chi lo spiegherà ai pazienti? Sicuramente se la prenderanno con me, che non ho colpa. L’ansia sale.
E’ ora di cena, accendo la TV. Su La7 passa il servizio della Gabanelli sulla medicina del territorio.
Ho un altro crollo. Ma adesso non mi arrabbio, piango.
Sto cercando di tenere duro in un momento di lavoro estremo, che mi chiede più energie di quelle che pensavo di avere, lotto contro le inefficienze del sistema e dei miei “superiori” cercando di aiutare i miei pazienti senza che mai nessuno aiuti me, e poi devo sentire un servizio come quello? Mi sento umiliata e insultata. Nella macchietta del medico della mutua che lavora 3 ore al giorno per 100000 euro non mi ritrovo, ma soprattutto se adesso deve passare il messaggio che i pazienti covid finiscono ricoverati in insufficienza respiratoria per colpa dei MMG è gravissimo.
Per questo scrivo a lei. Per favore faccia sentire la nostra voce. Non è colpa nostra se il covid è un virus infido, non abbiamo le armi per prevenire i casi che evolvono male, non perchè siamo degli inetti lavativi come ci descrivono troppo spesso ormai, ma perchè ancora questo virus non lo conosciamo abbastanza!
Non reggerò molto se oltre la fatica immensa quotidiana ci sarà anche l’opinione pubblica contro di noi.
La ringrazio molto se avrà avuto tempo di arrivare alla fine di questo sfogo,
Buon lavoro e teniamo duro!
VM“